Come si calcola il costo di un cucciolo?
Non si calcola: affettivamente non ha prezzo! Economicamente... non conviene. Io ho smesso di fare i conti di quanto spendiamo per evitare argomenti contro di me in una eventuale causa di DIVORZIO!
Ma vediamo perché: occorrono due buoni riproduttori. Facciamo anche l'ipotesi più economica (o più facile da calcolare) che io ho la femmina e la monta la prendo esterna.
Io i miei riproduttori li ho pagati dai € 1.400 in su. Una monta di un riproduttore del livello di quelli che uso io (Rhum per esempio che è Supreme Champion) costa € 1.500.
La mia femmina non partorirà prima di:
- aver compiuto almeno un anno di età
- aver fatto il test del DNA per l'HCM felina
- aver fatto almeno un ecocardiogramma per HCM felina
- aver fatto tutte le vaccinazioni e tutti i richiami
- aver fatto due test per FIV e FELV a distanza di uno/2 mesi (per la monta esterna è indispensabile)
- aver fatto il test del gruppo sanguigno (lo deve fare anche il maschio)
- aver fatto un esame coprologico per verificare l'assenza di parassiti intestinali
- sia stata visitata approfonditamente dal veterinario e considerata in buone condizioni per sostenere una gravidanza.
A questo punto si comincia a integrare l'alimentazione; già i miei gatti hanno sempre mangiato cibo superpremium, però intanto che i vari calori non venivano portati a concepimento può essere successo che la gatta sia andata sottopeso o comunque abbia da recuperare un po' di stress (per alcune gatte il calore è in assoluto la fonte più grande di stress). Quindi Integratori Alimentari.
Arriva il calore e si mettono insieme i due gatti. Facciamo finta che vada a buon fine il primo tentativo, dopo 21 giorni si fa una ecografia per vedere se ci sono camere gestazionali attive, con i cuoricini pulsanti (che emozione!), cioè se la gatta è incinta e va tutto bene.
Se sì, la gatta deve già aver messo su peso e continuare, quindi la peso ogni settimana per vedere se dare altri integratori alimentari o solo la pappa Superpremium Kitten (la più nutriente).
Sto per scaramanzia evitando di citare fatti sgradevoli che possono accadere in gravidanza e che richiedono cure, così come non voglio affermare che accadano sempre, ma bisogna essere pronti ad ogni evenienza, di solito portafoglio alla mano.
Se fino a qui è filato tutto liscio comincia il conto alla rovescia e il parto è previsto tra il 65° e il 70° giorno dall'ultimo accoppiamento. Quindi verso il 60° si torna dal veterinario a fare una lastra per contare quante testine, quante spine dorsali... non è solo la curiosità di chi aspetta da due mesi, perché sapere con la maggiore precisione possibile quanti cuccioli devono nascere è fondamentale per il post-parto.
Il parto avviene solitamente in casa, spesso di notte. C'è chi si prepara con una nursery e un termoforo, chi una cesta, chi sa benissimo che la sua gatta si troverà da sola il luogo in cui partorire contro tutti i nostri tentativi di sviare la sua attenzione.
Gli allevatori più avveduti hanno tutto quel che serve, i più esperti sanno bene cosa fare, tecniche di rianimazione, aspirazione del liquido dai nasini nel caso questi facciano fatica a respirare... insomma si cerca di far sopravvivere tutti i gattini nati vivi.
Se dalle lastre risultava un numero di cuccioli superiore a quelli usciti naturalmente, bisogna immediatamente avvisare il veterinario: può succedere che gattini morti in utero non si siano girati nella posizione pro-parto e che la mamma non riesca ad espellerli. Per questo è fondamentale sapere quanti cuccioli sono in grembo: un cucciolo morto non partorito porta in breve ad infezioni anche fatali, con conseguente rischio morte anche di tutti gli altri se non si faranno allattare artificialmente o se noi non saremo in grado di farlo. A quel punto si deve intervenire chirurgicamente, magari dopo aver provato con ossitocina.
Appena nati si controlla che la mamma sappia cosa fare: può accadere che sia troppo giovane e non faccia nulla, per cui va aiutata in tutto, oppure che abbia un istinto fantastico e neanche voglia essere aiutata. In ogni caso i piccoli vanno pesati tutti alla nascita e identificati, per poter controllare che la crescita sia costante e regolare almeno fino a due settimane dopo lo svezzamento, per i più pignoli fino alla seconda vaccinazione.
Per tutto il tempo dell'allattamento la mamma dovrà mangiare cibo kitten o queen, addirittura c'è chi dà il Recovery o il Booster... in base a quanti gattini sono nati. Più numerosa è la cucciolata e più va sostenuta la mamma con l'alimentazione.
Se per caso ci si dovesse accorgere che i gattini crescono poco, si può ipotizzare, in assenza di altri sintomi, che la mamma abbia poco latte e allora bisogna fare le aggiunte di latte artificiale. La cosa è molto impegnativa perchè non è per tutti i cuccioli facile allo stesso modo imparare a mangiare dalla tettarella del biberon, dalla siringa o qualsiasi altro strumento si decida di usare. Può diventare un'operazione veloce e pratica o un patema d'animo che ci assilla.
In ogni caso, piccole gastro-enteriti o occhietti che si richiudono sono frequenti, bisogna essere pronti a intervenire con astringenti naturali e colliri. Se la cosa non passa, una chiamata al veterinario per un consiglio su un opportuno antibiotico è d'obbligo.
Dopo circa un mese comincia lo svezzamento, sia con croccantini che con pappa. Dopo un paio di settimane di alimentazione solida si può cominciare a proporre del crudo.
Verso i 40/50 giorni si fa la prima sverminazione, ovvero si somministra una pasta (si compra in farmacia e va rigorosamente prescritta dal veterinario), una settimana dopo ancora si fa il primo vaccino. Noi su consiglio di Bruno e Stefania facciamo solo il trivalente e prima stiamo bene attenti che i gattini siano in perfetta salute, nel dubbio rimandiamo di una settimana. Un mese dopo si replica con la sverminatura e il richiamo del vaccino.
E fin qui solo gli interventi esterni: la spesa "corrente" comincia ad essere evidente dallo svezzamento in avanti... uno crede di aver fatto scorta in casa di pappe... ma ogni momento è buono per i cuccioli di venire a chiedere pappa!!! Noi che facciamo poche cucciolate, tra l'una e l'altra ci dimentichiamo quanto mangiano quei piccini. Siamo ovviamente contentissimi del loro appetito feroce, un po' però ci mette in angoscia, tutte le mattine prima di uscire di casa controlliamo il livello delle scorte... e corriamo ai ripari. Si arriva facilmente una scatoletta da 80 gr a cucciolo 5 volte al giorno...
Ovviamente i piccoli mangiano solo superpremium kitten, niente latte vaccino, caso mai si integra con parmigiano reggiano, grana e formaggini Tigre (sono quelli con il più alto contenuto di calcio). Ok, adesso ridete e mi prendete in giro ma fermatevi a pensare un momento: alla nascita i maschi pesano dai 110 gr ai 150 gr e le femmine dai 90 gr ai 140 gr... tre mesi dopo hanno tutti superato i 2 kg, qualcuno rasenta i 3 kg... un anno dopo i maschi saranno tra i 7 kg e gli 8 kg e le femmine tra i 4,5 kg e i 6,5 kg. Per mettere su questa gran massa di tessuto osseo, muscolare, nervoso, questo pelo setoso e il fisico atletico che ci aspettiamo da loro... devono mangiare roba buona, non c'è via d'uscita.
Facciamo che il veterinario viene a casa tre volte, infatti gli ambulatori veterinari sono un ricettacolo di agenti patogeni in cui è bene non portare i cuccioli e se si può neanche la madre: viene appena dopo il parto per visitare mamma e piccini, per la prima e la seconda vaccinazione.
Ma torniamo al discorso di partenza: calcoliamo il costo di un cucciolo. Dipenderà dal numero dei cuccioli? Certo più sono e più spalmo le spese. Dipenderà dalla fortuna che ho? Certo, se devo fare un cesareo perché la mamma non ce la fa naturalmente (è capitato già tre volte) le spese crescono di tentissimo e anche l'impegno personale.
Voi che encomiabilmente mi avete letto fin qui, avete fatto un conto? Io non ho messo tante cifre ma più o meno vi siete fatti un'idea? Sì?
Beati voi!!! Perché indipendentemente da quello che è il costo di un cucciolo, il prezzo di vendita lo fa il mercato.
Giustamente, dico io, perchè non si può chiedere a tutti di farsi carico delle sfighe, se ne ha avute, dell'allevatore. Ingiustamente perché chi fa le cose a regola d'arte, sul mercato si confronta con quelli che con molti pochi scrupoli se ne fregano di tutte le attenzioni sopra descritte, risparmiano su tutto e alla fine si presentano con prezzi che non sono giustificabili, se non dal taglio di molte delle voci di spesa indispensabili che abbiamo prima citato! Diffidate da cuccioli che costano meno di 600€!